L’arrivo in Italia del giovane allenatore spagnolo era stato accolto con stupore un po' da tutti, compresi i tifosi friulani. Forse una scommessa troppo grande anche per la società di Udine, abituata a stupire la sua gente con il suo grande lavoro di scouting; è durata poco più di quattro mesi la panchina di Julio Velázquez Santiago, che ha collezionato solamente due vittorie, tre pareggi e ben sette sconfitte. Attualmente i bianconeri si trovano in piena zona retrocessione, con solo nove punti in classifica. Il 4-3-3 iniziale e dopo il 3-5-2 non hanno dato i frutti sperati, forse troppi nuovi nomi in formazione o qualche scelta sbagliata di troppo, fatto sta che la squadra di Velázquez non ha mai dato la sensazione di essere compatta e probabilmente senza l’esplosione di Rodrigo De Paul si sarebbe trovata in situazione ancora più critica. Il suo allontanamento era già nell’aria da qualche settimana, a sostituirlo sarà Davide Nicola che tutti ricorderemo per l’incredibile salvezza ottenuta col Crotone dei miracoli circa due anni fa.
Con il tecnico piemontese l’Udinese cerca compattezza e solidità nel reparto difensivo e in mediana; a centrocampo l’allenatore ritrova Rolando Mandragora, fidato gregario già ai tempi di Crotone e su cui il tecnico punterà ad occhi chiusi qualunque modulo adotterà. La nuova Udinese adotterà con ogni probabilità un 4-4-2, modulo tanto caro a Nicola, con molta spinta proveniente da entrambe le fasce, garantita dagli acquisti estivi Pussetto e Machis, senza dimenticare D’Alessandro, quasi mai impiegato dal tecnico spagnolo e Ter Avest, più attento nei ripiegamenti difensivi rispetto agli altri tre.
In mezzo, nel cuore del centrocampo, accanto a Mandragora si potrebbero alternare il mille polmoni Behrami e Fofana che garantisce quantità e qualità allo stesso tempo ed è sicuramente più appetibile dello svizzero in chiave fantacalcistica. Nei quattro dietro gli unici certi del posto sono l’olandese Nuytinck e il danese Stryger Larsen (non ha rivali in squadra nel ruolo di terzino destro); molto probabile la conferma di Troost-Ekong come centrale difensivo, il difensore naturalizzato nigeriano ha dimostrato di essere più affidabile dei vari Opoku (ancora troppo acerbo, Milan docet) e Samir, quest’ultimo potrebbe essere dirottato nel ruolo di terzino sinistro (non è una novità per lui) visto che da quel lato le alternative sono davvero poche e ridotte al solo ‘97 Giuseppe Pezzella, mai in campo con Velázquez.
Davanti la soluzione appare scontata, Rodrigo De Paul in appoggio a Kevin Lasagna pronto a sfruttare i cross provenienti dalle ali; sicuramente per l’attaccante italiano ci saranno, col nuovo modulo, più occasioni da rete, a differenza delle precedenti partite in cui il 15 bianconero sembrava abbandonato a se stesso. Una mossa frequente di Davide Nicola è, poi, l’inserimento a partita in corso, soprattutto se in svantaggio, di una punta alta in modo da poter sfruttare i lanci lunghi o la torre stile Simy; a questo proposito fa al caso nostro il possente attaccante Lukasz Teodorczyk, lui potrebbe dare qualche soddisfazione al fantacalcio: fateci un pensierino se avete il sesto slot del parco attaccanti da riempire.
Delicata la vicenda portieri, il tecnico spagnolo aveva scelto Musso, che a noi sinceramente aveva lasciato molto a desiderare, con Nicola salgono nuovamente le quotazioni di Simone Scuffet che tanto bene aveva fatto ad inizio campionato per poi essere relegato in panchina solo perché “la squadra non otteneva risultati...qualcosa doveva essere cambiato”.
Delineata quella che dovrebbe essere la formazione tipo, il focus si sposta su un giocatore in particolare Antonin Barak, il ceco fino ad ora ha deluso le aspettative dei fantallenatori che hanno puntato su di lui, sia per problemi fisici sia per collocazione in campo non è riuscito a ripetere neanche lontanamente le prestazioni della scorsa stagione. Barak può rappresentare un vero e proprio jolly per Nicola, se in forma si candida prepotentemente per un posto da titolare a centrocampo: se avete abbastanza centrocampisti titolari in rosa, tenetelo!
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