Anticipo del venerdì indigesto per la Roma di Fonseca, fermato in casa da un cinico e solido Bologna, capace di segnare 3 gol all'Olimpico giallorosso e portare a casa l'intera posta in palio. La Roma è entrata in un vortice preoccupante di prestazioni e risultati non positivi, ma il Bologna, al momento settimo in classifica generale, sicuramente è diventata una piacevole certezza.
Processo di crescita e pochi investimenti, ma mirati, come l'arrivo di Dominguez in mediana, talento argentino che già si è integrato nei meccanismi di Mihajlovic, e quella punta che mancava, fortemente voluta dal tecnico serbo, che risponde al nome di Musa Barrow.
Il gambiano classe 1998, al terzo anno di serie A dopo le giovanili orobiche, era pronto per spiccare il volo, ma all'Atalanta lo spazio quest'anno era minimo. Nel primo anno da professionista, dove il maestro Gasperini lo lanciò appena diciassettenne nella massima serie, venne impiegato a sorpresa per ben 10 volte, realizzando 3 reti!
L'anno scorso comunque, per non bruciarlo, Gasperini lo utilizzò principalmente per far rifiatare Zapata e a gara in corso, trovando 1 rete in 15 presenze valutabili. Troppo poco, e quest'anno, oltre che alla conferma dell'ex Napoli e Udinese, è stato acquistato come punta anche Luis Muriel. A gennaio la decisione importante, il prestito con riscatto da parte del Bologna. Alla prima da titolare contro la Roma venerdì sera, l'exploit: dopo il vantaggio di Orsolini (propiziato proprio da Barrow con un perfetto assist) e il pareggio della Roma, il gambiano trova il gol da cineteca da fuori area (con la complicità di una deviazione) e il gol che chiude la contesa con una serpentina vincente.
Conviene quindi puntare su Barrow per questa seconda parte di stagione? La risposta è sì, senza alcuna paura per il suo infortunio nel finale di partita, che dovrebbe risolversi in massimo una settimana di terapie, senza paura del ritorno di Sansone tra un mese. Il gambiano, se in forma, sarà insostituibile e può regalarci tanti bonus.
COMMENTA