Nel primo tempo del luch match della 12.30, il Bologna ci mette poco a sbloccarla, anche grazie all’intuizione proprio di Orsolini che lancia in profondità Palacio, con l’argentino bravo a servire a centro area l’accorrente Soriano che da due passi non sbaglia. Il Sassuolo prova subito a pareggiarla, prima con Traore e poi con Kyriakopoulos, ma la difesa rossoblù regge. Regge meno al diciottesimo minuto, quando Chiriches è libero di avanzare indisturbato e di servire Berardi che, col mancino, la piazza sul palo lontano, rendendo inutile l’intervento di Skorupski e rimettendo in parità il match. Il Bologna torna a premere sull’acceleratore e il vantaggio di Svanberg, a 5’ dal termine del primo tempo, né è la logica conseguenza: geniale il passaggio di Soriano, preciso il piattone dello svedese che mette a segno la sua prima rete stagionale.
Ripresa al via con Berardi che prova a beffare Skorupski sul suo palo senza riuscirci, e con Barrow che entra in campo in maniera opposta rispetto alla prima frazione, sfiorando la rete in più di una occasione: rete che invece gonfia Riccardo Orsolini che, approfittando di un errore di Locatelli, trova il 3-0 sfruttando una deviazione di Ferrari. Il Sassuolo non ci sta e quattro minuti dopo segna il 3 a 2, battendo velocemente una punizione, con Djuriric che sfrutta bene l’assist di Caputo, poco prima dell’uscita dal campo di De Silvestri causa infortunio.
A 20’ dal termine, però, il Sassuolo completa la rimonta, con Caputo che approfitta dell’errore di Palacio per infilare Skorupski e pareggiare la partita per la seconda volta. Il portiere polacco evita il vantaggio neroverde qualche minuto dopo sul colpo di testa di Ferrari, con un’ottima parata: Skorupski non si riesce a ripetere sul cross di Kyriakopoulos, con il portiere rossoblù che non agguanta un pallone che poi finisce incolpevolmente addosso a Tomiyasu, autore dell’autogol che ribalta la gara. Nel finale Raspadori, dopo uno splendido coast to coast, spreca nel recupero il colpo del ko, con Mbaye decisivo nell'intervenire in scivolata nell'area piccola. Sassuolo adesso secondo in classifica alle spalle del Milan.
Buon avvio per il Toro di Giampaolo che al 4′ conquista un calcio di rigore per un intervento di Cragno su Lukic. Sul dischetto di presenta Belotti, che spiazza l’estremo difensore rossoblu .Il gol del Gallo sveglia però il Cagliari, che reagisce trascinato da Simeone e Joao Pedro. Ed è proprio il fantasista brasiliano a trovare la zampata del pari al 12′, dopo che il Cholito era andato ad un passo dal pari pochi minuti prima. Il pareggio della squadra di Di Francesco è una doccia fredda per Belotti e compagni, che sbandano e al 19' vanno addirittura sotto. Molto evidente, in questo caso, l’errore di Lyanco che scivola all’interno dell’area di rigore e regala a Simeone il gol del 1-2 da posizione favorevolissima.
Dopo un primo tempo con più ombre che luci, il Torino torna in campo con più coraggio nella ripresa. Buono l’approccio della squadra di Giampaolo, che al 49′ trova subito il gol del 2-2 con il solito Belotti. Molto bella la rete del Gallo, che sorprende Cragno con un mancino al volo da posizione defilata su cross di Vojvoda. E' però ancora una volta il Cagliari ad andare in vantaggio grazie a un’imprecisione di Sirigu. L’estremo difensore del Torino non blocca un tiro-cross di Nandez e al 73′ regala a Simeone il pallone del 2-3. Nel convulso finale i granata ci provano prima Verdi che divora una grande occasione col sinistro da dentro l’area di rigore, poi Belotti va vicinissimo alla tripletta in rovesciata che Cragno inchioda sulla linea di porta.
Lo Spezia rimonta un doppio svantaggio e ottiene, contro la Fiorentina, il primo punto in Serie A della sua storia. Eppure parte malissimo la squadra di Italiano: al 2' i viola passano: sugli sviluppi di calcio d'angolo Pezzella, tutto solo a centro area, colpisce di testa e supera Provedel. Due minuti e arriva il raddoppio: Vlahovic difende bene palla sulla destra e propizia la discesa di Lirola, che mette in mezzo. Sul secondo palo irrompe Biraghi che corregge in rete. Al 39' lo Spezia accorcia: buco della difesa della Fiorentina con Caceres e ne approfitta Verde che segna l'1-2.
Nella ripresa, dopo una decina di minuti Italiano richiama Piccoli per Nzola. A metà frazione, Agudelo fallisce il pari dopo essere stato imbeccato da Nzola. Ma il 2-2 arriva per merito di Farias a un quarto d'ora dalla fine: il brasiliano risolve in mischia. Nel recupero Nzola sfiora il clamoroso 3-2 e subito dopo Provedel salva su Callejon.
Buona partenza dell'Udinese che va vicinissima al gol con il colpo di testa di Samir, che tutto solo stacca a centro area su perfetto assisti di Ouwejan: ma la palla finisce di poco alta sopra la traversa. Al 18′ grande occasione per l’Udinese: Okaka tira addosso a Sepe su perfetto assist di De Paul in contropiede. Al 26’ il Parma passa in vantaggio. È Hernani a battere Nicolas con una conclusione di destro da poco fuori l’area di rigore, con la complicità di una fortuita deviazione di Samir. Solo 2 minuti dopo l’Udinese trova il pareggio. È proprio Samir ad andare a segno con un bel colpo di testa sul traversone di Ouwejan, battendo Sepe con una conclusione potente e precisa che si infila sotto la traversa per il gol dell’1-1. Al 40’ è ancora Okaka a provarci, stavolta con un colpo di testa sul cross dalla trequarti di De Paul. Il tentativo del centravanti bianconero è ben indirizzato ma il pallone termina di poco fuori dallo specchio della porta.
Al 53’ l’Udinese raddoppia. Errore clamoroso in disimpegno di Kurtic, che regala il pallone al limite dell’area a Pereyra: il suo cross dalla sinistra viene deviato in rete da un incolpevole Iacoponi. Al 70’ il Parma trova la rete del 2-2. È Karamoh a superare Nicolas per la seconda volta con un tocco da distanza ravvicinata sul cross di Pezzella. Entrano Deulofeu e Forestieri, e si passa al 4-2-3-1. Il gol-vittoria per i padroni di casa arriva al 88′: ennesimo strappo di De Paul dalla mediana, Okaka difende e serve Pussetto che vede la porta e infila un rasoterra nell’angolo baganndo l'esordio stagionale con una prestazione di spessore.
La partita comincia in salita per la Roma contro il Benevento di Pippo Inzaghi che passa in svantaggio con un gol al 5′ dell’ex Caprari. L’attaccante segna con un tiro dalla distanza: determinante è stata la deviazione di Ibanez che inganna Mirante e lo prende controtempo. La Roma continua per tutta la prima mezz’ora ad attaccare e gli sforzi finalmente vengono premiati: al 32′ Pedro segna il suo secondo gol in giallorosso. In tre minuti la rimonta viene completata: Dzeko sigla la sua prima rete stagionale su assist di un Mkhitaryan in gran forma. Proprio l’armeno allo scadere del primo tempo segna il terzo gol ma il VAR annulla la marcatura: c’era un fuorigioco di Spinazzola.
La ripresa inizia così come era cominciata la partita: con gli uomini di Inzaghi che trovano il gol, stavolta su calcio di rigore. Lapadula si incarica della battuta ma Mirante riesce a salvare la porta: la respinta è centrale e l’attaccante ribatte in rete. Da questo momento in poi c’è stato un assolo della Roma: Pedro si prende un rigore, che trasforma Veretout poco prima di lasciare il campo a Villar. Lo spagnolo sarà propiziatorio per la quarta rete giallorossa con un passaggio al bacio per Mkhitaryan, che replica il secondo gol facendo assist a Dzeko. A partita ormai chiusa anche Carles Perez, neo entrato, vuole la sua gioia: l’ex Barça fa tutto da solo e da centrocampo si smarca degli avversari fino al limite dell’area e supera in diagonale Montipò per il 5-2 definitivo.
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