Sabato orario di pranzo, dopo una manciata di minuti si sblocca il risultato all'Olimpico di Roma, 1-0 Lazio. Fino a qui nulla di strano, il Cagliari incerottato e con squalifiche difensive importanti non era sicuramente un ostacolo insormontabile. Il marcatore invece è una "sorpresa": il serbo Milinkovic-Savic, dopo tre mesi di digiuno e prestazioni al di sotto degli standard che ci aveva abituato, ritrova il gol. Non un gol da cineteca, non una magia, un semplice tap-in all'altezza del dischetto del rigore dopo il tiro di Correa. Il gol però è importantissimo per lui e per la Lazio, che spiana la strada verso la vittoria. Il Sergente, che ci aveva abituato ad una freddezza, ad una disinvoltura magica, si mostra fragile e si emoziona dopo il gol. Gioca una partita buonissima e viene sostituito a metà secondo tempo, sia per preservarlo per i prossimi impegni, sia per regalargli l'affetto del pubblico che lo applaude e apprezza la partita del serbo.
Come abbiamo più volte ricordato, il momento no di Milinkovic-Savic per noi era passeggero e inspiegabile. Probabilmente nel sistema Lazio qualcosa si era inceppato, e anche lui ne aveva risentito. I gol di Immobile, ieri a secco, avevano trascinato la Lazio a ridosso della zona Champions, e ieri, casualmente, in concomitanza con la sconfitta del Milan, si è raggiunto il quarto posto. Che sia la rinascita della favola Lazio, manna per noi fantallenatori l'anno scorso, e la conseguente risalita di Milinkovic-Savic? Noi crediamo proprio di sì, coloro che lo hanno aspettato fino ad ora inizieranno a gioire domenica dopo domenica: regalo di Natale più bello non poteva esserci.
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