Tanti giocatori che necessitavano di tempo per recuperare dai rispettivi infortuni sono pronti alla ripartenza, più carichi che mai.
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L'altro lato della medaglia è rappresentato invece da quei giocatori che finalmente erano "in rampa di lancio", reduci da prestazioni incoraggianti e minutaggio più consistente, che sembravano aver raggiunto quel'equilibrio psicologico e fisico che era mancato nella prima parte di stagione.
L'emblema della "rinascita spezzata" è il centrale difensivo Mattia Caldara, che dopo una stagione e mezzo passata tra infermeria, panchina e tribuna al Milan, era tornato a gennaio all'Atalanta, città dove il ragazzo sbocciò definitivamente. Sparito letteralmente dai radar, 0 presenze da inizio stagione, non riuscendo a scavalcare la concorrenza di Musacchio, Duarte e Zapata, a gennaio sceglie il ritorno alla Dea.
Gasperini gli da fiducia, e i tifosi milanisti rimangono attoniti: 2 presenze in campionato, una in Coppa Italia, due in Champions League. Certo, la concorrenza è tanta anche nella favola bergamasca, ma sembrava aver "ritrovato la sua isola felice", prima del brusco stop dei campionati. Non sarà un titolare fisso, ma le volte che scenderà in campo può essere fanta-appetibile.
Altro atleta falcidiato dagli infortuni e dalla discontinuità è l'acquisto estivo bianconero Aaron Ramsey, arrivato dopo un lunghissimo periodo all'Arsenal con un invidiabile curriculum. Il tanto atteso esordio in campionato, giunto alla 4a giornata, è battezzato con un gol decisivo all'Hellas Verona, per la gioia dei tifosi che contavano di aver trovato un nuovo beniamino intoccabile.
La Torino bianconera non aveva fatto i conti con la fragilità fisica di Aaron, e ai continui fastidi muscolari e articolari, il suo rendimento ne ha risentito: fantamedia del 6,64 e fino alla ventiquattresima solamente quel misero bonus all'esordio, con solo 9 presenze da titolare. Le ultime due giornate pre stop, l'exploit: gol decisivo alla Spal e prestazione monstre contro l'Inter con un gol e un assist per Dybala. Il lungo stop potrebbe però avergli fatto smarrire lo smalto acquisito a febbraio...
Nel Genoa che stava sempre più risalendo fino ad arrivare a pari punti con il Lecce terzultimo, una vecchia volpe come Goran Pandev stava trascinando le prestazioni del Grifo. Stagione per lui da incorniciare, arrivato a ben 7 gol fatti, pensate in solo 12 presenze da titolare. Tanti gli attaccanti alla corte di Nicola, ma lui con ogni allenatore ha saputo ritagliarsi sempre e comunque lo spazio, e soprattutto ad essere decisivo.
Pandev e Cassata, da flop ad insostituibili, la cura Nicola ha funzionato
Agonismo, esperienza, grinta, corsa e tecnica, che avevano portato l'Inter a fare addirittura un sondaggio a gennaio! Le ultime tre giornate pre interruzione sono state davvero da cardiopalma: Genoa-Cagliari 1-0 decisa da un gol del macedone, un 6,5 contro la Lazio, e il gol vittoria in Milan-Genoa 1-2 a San Siro. I giovani attaccanti rossoblu scalpitano, ma Pandev partirà sempre davanti nella considerazione del Mister...
Per ultimo trattiamo la rinascita partenopea sotto la guida di Gattuso, trascinata dal napoletano Lorenzo Insigne. Ricordiamo che il Napoli è ancora in corsa in Europa, e stava migliorando sempre più il gioco, armonia nello spogliatoio, risultati. Il simbolo del riscatto è il giocatore "odi-et-amo" della Nazionale Italiana, che dopo una prima parte di stagione in ombra, in uno spogliatoio spaccato e piena di malumori, ha dato segnali forti.
Nel girone di ritorno 2 gol (uno contro la Juve) e un assist, incrementando il proprio bottino a quota 5 gol e 3 passaggi decisivi. La fantamedia piange, 6,48 per un attaccante inamovibile di una squadra di alta classifica è praticamente un flop, però i presupposti per un gran finale di stagione c'erano tutti: ci auguriamo per i fantallenatori e per la Nazionale che i fuochi d'artificio li abbia tenuti per il gran finale di stagione estivo!
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