Il Genoa, ancora alle prese con l'emergenza Covid-19, ottiene un buon pari a Verona. I rossoblù, in formazione emergenziale e in carenza di condizione, hanno rischiato pochissimo e più volte hanno sfiorato il colpaccio.
Nella prima fase sono i veronesi a cercare di premere, ma la porta di Perin non corre pericoli. Sul taccuino restano un colpo di testa di Ceccherini abbondantemente fuori misura e un sinistro centrale di Ilic da fuori. Il Genoa prende coraggio e si fa avanti al 20' col nuovo arrivato Czyborra, che tenta una sortita in area, trovando però l'interdizione dell'ex rossoblù Lazovic. Al 22' un eccesso di confidenza di Perin offre a Favilli una ghiotta occasione, ma il portiere rimedia alla leggerezza. La risposta del Genoa è di Radovanovic, che al 24' impegna Silvestri in una parata non banale.
Grossa occasione per il Genoa al 28', con Pandev che in area serve Shomurodov che mette al centro per Rovella, il quale spreca calciando alto. Crescono i rossoblù e al 33' hanno un'altra ottima opportunità con Pandev, che entra in area e calcia col destro: Silvestri respinge. Risponde l'Hellas al 34': errore di Czyborra, scappa Colley a destra e poi conclude col sinistro, ma Perin devia in angolo. Al 41' Perin deve fare del suo meglio per neutralizzare un colpo di testa di Favilli. Finisce 0-0 la prima frazione.
Al 46' l'Hellas vicino al gol: azione nata da un anticipo di Tameze su Badelj, palla a Colley che serve Favilli, che trova Perin. Cambi in attacco: nell'Hellas entra Kalinic per Favilli, nel Genoa ecco Scamacca al posto di Shomurodov. Il finale di gara vede affiorare la stanchezza su entrambi i fronti, ma i due tecnici cercano di fronteggiare l'evenienza dando fondo ai cambi. Al minuto 84' Perin salva il risultato, opponendosi a un colpo di testa del neo entrato Salcedo su cross di Faraoni. Nel recupero non succede più nulla, finisce così, uno zero a zero per due squadre che venivano da un momento di emergenza.
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