Ritmi non altissimi nei primi minuti tra Juventus e Bologna: le due squadre si studiano coi bianconeri che si fanno preferire dal punto di vista del possesso palla. Al 5′ episodio dubbio in area emiliana, Cuadrado cade su pressione di Vignato ma l’arbitro ritiene regolare l’intervento e lascia proseguire. Passano pochi minuti ed è McKennie a sfiorare il vantaggio per i padroni di casa, su cross di Ronaldo l’americano di testa manda a lato da buona posizione. Al 15′ si sblocca la partita, in maniera decisamente fortuita. Palla ad Arthur che da fuori area scivola al momento della conclusione, la palla deviata da Schouten si insacca alle spalle di Skorupski. Accusano il colpo gli ospiti, che rischiano di capitolare nuovamente, stavolta McKennie in versione assistman per Bernardeschi che dinanzi al portiere calcia fuori. Provano a replicare gli uomini di Mihajlovic, bella giocata di Orsolini su Danilo ma è reattivo Szczesny. Meglio nel palleggio gli ospiti col passare dei minuti, ma è ancora la Juve a sfiorare il bis al 28′ con una bella azione personale di Ronaldo, murato da Skorupski che si ripete poi sul tap-in successivo di Bernardeschi. L’esterno ex Fiorentina ci riprova poco dopo, conclusione telefonata tra le braccia del portiere.. Si rivedono i rossoblù al 40′ con un tentativo di Soriano dal limite, palla fuori di poco, in precedenza un tocco di Chiellini su Orsolini richiede l’intervento del VAR ma non viene rilevato alcun fallo.
La ripresa si apre subito con un brivido per la Juventus, al 48′ clamoroso intervento di testa di Cuadrado che per poco non costa l’autogol, decisivo Szczesny con un vero e proprio miracolo. Meglio il Bologna nei primi minuti della ripresa, e nuovamente vicino al pari al 56′ con un tiro di Orsolini respinto dal portiere, poi Sansone non arriva sul pallone. I bianconeri si rivedono in attacco al 60′ quando su veloce ripartenza Cuadrado con un bel destro sul primo palo impegna Skorupski. Buon ritmo in campo, continui capovolgimenti di fronte, poi Pirlo inserisce Morata per Bernardeschi e lo spagnolo servito da Cuadrado sfiora subito il gol. Il raddoppio della Juventus arriva sul corner seguente alciato da Cuadrado, bravo stavola McKennie a girare di testa alle spalle di Skorupski. L’americano poi rischia di ripetersi qualche minuto più tardi, assist di Ronaldo e inserimento perfetto vanificato dai riflessi del portiere del Bologna. All’86’ il neo entrato Rabiot va via centralmente, vince un rimpallo, e conclude col sinistro chiamando l’estremo difensore rossoblù alla parata in calcio d’angolo. Copione che si ripete allo scadere, cross di Cuadrado per Ronaldo ma ancora una volta Skorupski evita il tris. Dopo 3′ di recupero termina la partita, con merito la Juventus batte un buon Bologna, a tratti gli emiliani se la giocano ma devono cedere il passo alla maggiore qualità della squadra di Pirlo.
Il Genoa ci mette poco a trovare il gol del vantaggio: passano dieci minuti e su azione veloce Zajc-Shomurodov-Strootman il pallone va a Destro che batte Cragno. È la settima rete per il bomber rinato in questa stagione. Il Cagliari subisce il colpo. Per altri venti minuti starà a guardare ma il Genoa pur tenendo le redini del gioco in mano, Strootman e Badelj eleganti, Zappacosta padrone della fascia destra, non crea però occasioni. Così al 28’ gli ospiti si svegliano e Joao Pedro dentro l’area costringe Perin a una parata difficile.Il Cagliari alza i ritmi e sfiora il pari con Ceppitelli di testa e soprattutto con Simeone lanciato a rete ma murato da un grande Perin. Ma la squadra di Ballardini scampato il pericolo nel finale ha la palla del raddoppio con Shomurodov che da pochi passi alza sopra la traversa. Nella ripresa subito opportunità per Shomurodov imbeccato da Destro ma Cragno para. Un lampo, poi i sardi tornano a premere con il Grifone che non riparte. Sfida che resta vibrante con Nainggolan e soci più propositivi. Di Francesco toglie Simeone e inserisce Cerri. Via Duncan ed ecco Sottil. Genoa che si mangia il raddoppio in contropiede con Zajc solo davanti a Cragno non riesce a tirare. È una sofferenza genoana con l’assedio del Cagliari senza sosta. Ma Zappacosta in un contropiede spara su Cragno e si divora il secondo gol. Ballardini incredulo anche sulla ribattuta di Pandev con un pallonetto improbabile. Al 90’ Cerri su uscita di Perin tira in curva. Nei 4 minuti di recupero il Cagliari ci prova anche con Godin in avanti. Ma il fortino resiste e i liguri salgono a 18 punti e respira.
Dopo i successi con Atalanta e Lazio e i pareggi con Milan, Juventus e Roma (poi divenuto vittoria a tavolino), arriva un altro risultato contro una grande per il Verona di Ivan Juric..Avvio choc per i gialloblù: al primo pallone giocato, liscio di Dimarco e Lozano ne approfitta battendo Silvestri. L'Hellas ci mette un po' per riprendersi, ma attorno alla mezz'ora comincia a creare occasioni. Ed è proprio Dimarco a pareggiare, iniziando l'azione e raccogliendo un assist al bacio di Faraoni.Nella ripresa il Verona completa il capolavoro: al 61esimo gran pallone di Zaccagni per Barak (fra i migliori) e Meret battuto, al 78esimo Zaccagni fa anche gol (assist di Lazovic). La squadra di Juric vola a quota 30 e nella prima del girone di ritorno affronterà la Roma in trasferta. Ore di riflessione in casa Napoli dopo le due sconfitte con Juve in Supercoppa Italiana e Verona e una fase difensiva apparsa ancora una volta molto lacunosa.
Parte nel migliore dei modi la partita per il Sassuolo all'Olimpico contro la Lazio che al 6’ passa già in vantaggio con Caputo che riceve in area da Djuricic e, completamente solo, può calciare in rete. Cresce poi la Lazio che reagisce subito al 10’ prova a pareggiare con Lazzari che dal limite calcia di poco alto. Al 24’ Consigli col corpo riesce a sventare un tentativo di Correa, poi un minuto più tardi arriva il gol di Milinkovic-Savic che porta il risultato sull’1-1: Correa da calcio d’angolo la mette in mezzo all’area dove il serbo salta più in alto di tutti e manda in rete. Nella ripresa le due squadre sembrano essere soddisfatte del risultato e non spingono più di tanto, rendendo la partita lenta e poco emozionante. Solo un errore della difesa neroverde dà una scossa al match al 72’ quando Marusic serve Immobile in area che calcia e trova l'angolo vincente. Ci prova di nuovo poi Immobile al 74’ dal limite, ma senza grande convinzione e trova un difensore avversario sulla traiettoria. De Zerbi allora inserisce Lopez e Boga al posto di Obiang e Traorè e la partita cambia con i neroverdi che sembrano rinascere e cominciano a spingere per riagguantare il pareggio. Nel recupero Muriqi appena entrato arriva al tiro impegnando Consigli che respinge sui piedi di Escalante il quale calcia da distanza ravvicinata, ma il portiere neroverde ci arriva di nuovo, Dopo 3' di recupero la Lazio festeggia la quarta vittoria di fila che la porta a -2 dalla zona Champions.
Dopo un avvio interlocutorio, al 13' occasionissima per il Parma al Marassi: Yoshida pasticcia, Gervinho serve Kucka che calcia a colpo sicuro, ma trova Colley che salva sulla linea. La Sampdoria si fa viva al 21': cross di Candreva da destra, Quagliarella in allungo manca l'impatto con il pallone che sfila via ed esce di poco. Il Parma sfiora il vantaggio al 23', con Gervinho che da una ventina di metri anziché servire Cornelius prova il destro a giro: palo pieno. Proprio mentre il Doria sembra vacillare, arriva il vantaggio: su azione di alleggerimento di Candreva, Cornelius sbaglia tutto ed è facile per Yoshida battere Sepe.
Il Parma reagisce e al 29' tocca ad Audero uscire alla disperata su Gervinho, servito in verticale da Kucka. Ma la Sampdoria colpisce in contropiede con Keita, servito da Ramirez che prima riconquista palla e poi serve il compagno, inesorabile davanti a Sepe. Al 39' Keita sfiora il tris: su cross di Augello l'ex Monaco colpisce di testa ma manda il pallone alto sopra la traversa. Da un'area all'altra: Kucka riceve sulla destra da Gervinho, salta Augello e va al sinistro, Thorsby devia e la sfera si impenna, Audero si rifugia in angolo. Al 43' secondo legno del Parma: traversa piena colpita da Kucka. Si va al riposo col Doria in doppio vantaggio.
Dopo l'intervallo, Karamoh rileva Hernani, mentre dopo una decina di minuti Damsgaard sostituisce Keita. Dopo una decina di minuti, portieri in evidenza: prima Sepe si oppone da campione a Damsgaard, subito dopo non è da meno Audero su un tiro velenoso di Kucka dalla distanza. Quindi dentro Torregrossa e Verre per Quagliarella e Ramirez. Nel finale il Parma si spegne, la Sampdoria rischia il meno possibile e porta a casa 3 punti dal sapore d'Europa.
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