Brutta sconfitta nell'ultima partita dell'anno per la Juventus di Pirlo, battuta allo stadium per tre a zero da una Fioretina in grande forma dopo le prestazioni non convincenti dell'ultimo periodo. Nei gol firmati per i viola da Vlahovic, Caceres e anche sullo sfortunato autogol di Alex Sandro, c'è però anche lo zampino di capitan Bonucci autore di una prestazione pessima dopo diverse partite in cui pareva aver trovato la quadratura, segnando anche un gol alla decima giornata, solo due settimane fa. Cosa è cambiato invece martedì? Il leader difensivo della Juve è parso essere rimasto negli spogliatoi: eluso sulla ripartenza di Vlahovic dopo appena due minuti di gioco, intervento goffo sul cross di Biraghi che porterà poi alla deviazione fortuita di Alex Sandro nella sua porta e Caceres dimenticato per il tris finale.
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Il risultato di tale prestazione non può essere che negativo per lui e per tutta la Juve, incapace di resistere e rimontare a una Fiorentina che si è dimostrata solida dietro e veloce davanti. Per Bonucci si tratta della prima vera "disfatta" di questo campionato, come dicevamo infatti nelle scorse partite aveva sempre portato a casa la sufficienza o qualcosa in più e in dodici presenze totali ha già messo a segno due gol, non male comunque per un difensore, martedì invece la luce si è improvvisamente spenta lasciando spazio al buio più totale per lui e per la difesa bianconera da lui guidata, per cui anche il compagno di reparto De Ligt, anche lui autore di buone prestazioni da quando è rientrato, si è ritrovato in quel vortice di insicurezze che ha contraddistinto tutti i 90 minuti della partita con la Fiorentina.
Fra otto giorni esatti si riparte e la Juve ospiterà l'Udinese nel posticipo della quindicesima giornata, partita sulla carta abbordabile e perfetta per Bonucci e compagni per ritrovare fiducia utile per le prossime partite e per il proseguio di questo difficile campionato.
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