Eccoci arrivati all'epilogo del campionato di Serie A con relativi verdetti. Quest'ultimi che riguardano anche alcuni calciatori, che, avendo aspettative di rendimento alte si sono rivelati veri e propri flop.
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Nel seguenta articolo analizzeremo il basso rendimento, certo con alcune attenuanti, di CABRAL A., attaccante della Fiorentina e, CORREA C., attaccante dell'Inter, che chi per un motivo chi per un altro, sono risultati essere poco convincenti.
L'ex Basilea, è arrivato in Italia all viola nel mercato di gennaio, dopo la partenza di Dusan Vlahovic. Eredità pesante per lui, dato che il serbo era un bomber vero, trascinatore della squadra e beniamino dei tifosi. Il periodo iniziale, è stato ovviamente di ambientamento, in cui il brasiliano era più dedito ad imparare la lingua e i nuovi schemi di gioco della squadra, oltre che a saper stare nel campionato italiano, molto più complicato tatticamente di quello elvetico. Il campo in maniera continua, lo ha calcato solo dopo che il collega di reparto Piatek, s'infortunò durate le soste delle Nazionali, in cui il 9 fiorentino ebbe due settimane per integrarsi del tutto e cominciare a far vedere le sue qualità. Purtroppo per lui e per i tifosi non è stato così. Cabral è stato poco incisivo e spesso furoi dal gioco di Italiano, dimostrandosi, almeno per i mesi avuti a disposizione, che la propensione al gol latita rispetto a quella che aveva con la maglia del Basilea. Lo ritroviamo a fine stagione con un fantamedia del 6.05, con 2 gol fatti e 1 assist vincente. Poco per far dimenticare Vlahovic. Però bisogna dargli tempo e fiducia. Rimandato e da scoprire del tutto nella prossima stagione.
Discorso diverso per Correa. L'ataccante proveniente dalla Lazio è un fedelissimo di Inzaghi S., fortemente voluto al suo primo anno sulla panchina dell'Inter. L'argentino però ha deluso e non poco, soprattutto al livello fisico. Almeno tre sono gli infortuni seri subiti, che l'hanno tenuto lontano dai campi di gioco per almeno 3 mesi. A tali infortuni, va aggiunto che spesso partiva dalla panchina ed entrare altrettanto spesso nel corso del match, incidendo poco e nulla. Una scommessa persa, almeno quest'anno, soprattutto per l'investimento fatto dalla società neroazzurra. Ben 42 milioni spesi per il suo acquisto, di sicuro si poteva trovare di meglio a queste cifre sul mercato. La sua permanenza al biscione è in dubbio, le offerte non mancano, soprattutto dall'estero, e l'Inter non si strapperebbe i capelli in caso di cessione. Saluta il fantacalcio con una fantamedia del 6.75, arricchita da 4 gol e 2 assist. Un bottino troppo magro per il suo talento.
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