Una Roma a due facce batte per 3-2 il Torino, in una partita che sembrava essere in discesa ma che poi si è rivelata sofferta e combattuta, merito della banda Mazzarri che non ha mai mollato nonostante le molte assenze tra i titolari. Under lascia il posto a El Shaarawy dopo appena 5' causa infortunio e a sbloccare la sfida ci pensa una magia del solito Nicolò Zaniolo: il tiro sotto la traversa da terra manda in visibilio lo Stadio Olimpico. Da quel momento in poi è ‘Roma show’ nel primo tempo, con il rigore del 2-0 trasformato da Kolarov al 33′ che sembra chiudere subito la partita dopo uno spunto in area del Faraone El Shaarawy.
Nella ripresa giallorossi in controllo ma, quando Dzeko incredibilmente a due passi dalla linea di porta non riesce ad insaccare su ottimo assist di Kolarov, inizia un altro match: prima il gol di Rincon ad accorciare le distanza, poi il pareggio di Ansaldi con un gran tiro dalla distanza a sancire il pari. Schick entra col piglio giusto e al 73′ inizia l’azione del ritrovato vantaggio: palla per Pellegrini al limite, assist al bacio per El Shaarawy che non sbaglia davanti a Sirigu. I padroni di casa soffrono nel finale per l'occasione di Belotti, imbeccato da uno scatenato Berenguer, ma il vantaggio regge fino alla fine.
Kolarov regala sgroppate e numeri, Zaniolo gioca da veterano. Anche Karsdorp cresce alla distanza, certezza Pellegrini. El Shaarawy da subentrante non delude, male Dzeko che non trova guizzi ed è sciupone. Nel Toro spiccano Ola Aina, Rincon e Ansaldi, prova incolore per Iago Falque da ex della gara.
Parte forte l'Udinese che si rende pericolosa un paio di volte nei primi minuti ma appena il Parma riesce a guadagnare campo arriva la svolta: dopo un consulto al VAR, Mazzoleni concede un rigore al Parma per fallo su Gervinho. Sul dischetto, per la prima volta nella stagione crociata, si presenta Roberto Inglese, che spiazza Musso e fa 1 a 0.
L'Udinese sfiora il pareggio al 28' con Larsen che calcia sull'esterno della rete e coin De Paul che prova a emergere. Nella ripresa ducali che sfiorano il 2-0 sul cross di Biabiany ma i padroni di casa pareggiano complice una disattenzione difensiva crociata: duettano Okaka e Fofana che dopo un paio di rimpalli fortunosi trova la rete di testa a porta sguarnita.
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La gara resta in equilibrio fino a quando Stulac lancia Gervinho in contropiede che da solo davanti a Musso non sbaglia. Pochi i rischi corsi dal Parma nei minuti finali, esclusa una conclusione da lontano di De Paul che Sepe devia sul palo. Male la difesa sdi Nicola, Okaka rapace ma non basta. Tanti falli inutili per Behrami. Deiola lotta su ogni palla, Gervinho in campo aperto è irrefrenabile e Inglese dal dischetto è freddissimo.
ll tabù Sassuolo non viene abbattuto nemmeno questa volta: l'Inter non va oltre lo 0-0 contro i neroverdi a San Siro nel terzo anticipo della 20esima giornata di Serie A, al termine di una partita dove, a dirla tutta, le migliori parate le fa Handanovic salvando i suoi con interventi prodigiosi. Nel primi tempo Locatelli in diagonale spaventa l'Inter, nerazzurri imprecisi e lenti fino al temine della prima frazione.
Nel secondo tempo occasione d'oro per Boateng che impatta di testa ma Handanovic sulla linea compie un miracolo, poco prima un tentativo di Brozovic da quasi metà campo dopo un'uscita difettosa di Consigli. si fanno male Duncan, ottimo in copertura, e poco dopo Sensi ma la gara vive di pochi sussulti, la maggior parte tutti di marca emiliana: Boateng non impatta a un centimentro dalla porta, poi una respinta decisiva di Skriniar che evita la capitolazione.
Nainggolan non entra come ci si aspetterebbe, Lautaro gioca 10' in cui prova a fare di più rispetto a Icardi, mai servito e poco mobile là davanti. Politano ha solo un'occasione nel primo tempo ma Consigli gli nega la gioia, provvidenziale Skriniar nel finale. Nel Sassuolo, Peluso è sempre attento ma a volte vuole strafare, Locatelli diligente, prestazione buona per Boateng e Berardi.
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