Dal Genk, fresca squadra vincitrice della serie A belga, sono cresciuti ed esplosi calciatori affermati a livello internazionale come De Bruyne, Koulibaly, Milinkovic-Savic, Courtois e per ultimo l'atalantino Castagne: Ruslan Malinovskiy raggiungerà proprio quest'ultimo alla Dea, squadra che ha sbaragliato la concorrenza, ottenendo le prestazioni sportive dell'ucraino per la cifra di 13,7 milioni circa.
Malinovskiy è un calciatore classe 1993 perno della Nazionale ucraina, cresciuto nelle giovanili dello Shaktar Donetsk, inizia a giocare in serie A ucraina con Sevastapol (14 presenze 1 rete) e Zorja (59 presenze e 13 gol tra tutte le competizioni), fino ad approdare in Belgio al Genk. Qui il centrocampista esplode definitivamente, conquistando stabilmente la maglia della propria Nazionale, raccogliendo ben 30 gol in 115 presenze con il Genk, e 21 presenze con 2 gol con l'Ucraina (uno dei quali contro l'Italia in amichevole a Genova).
Profilo interessante quello di Ruslan Malinovskiy, che nell'ultima stagione da centrocampista ha segnato ben 16 gol e servito altrettanti assist tra campionato ed Europa League: duttilità, inserimenti, palleggio e senso del gol, insomma un giocatore completo che con il suo temibile mancino che ha attirato le attenzioni di tutta Europa. Proprio ieri ha già messo in mostra le sue qualità nell'amichevole in ritiro: un gol e un assist, conditi da giocate ordinate e sempre pericolose.
Collocazione tattica: Malinovskiy può veramente giocare ovunque dalla mediana in su. Nel sistema di Gasperini può giocare nel posto di De Roon o Freuler, oppure come trequartista nella zona di Ilicic, o addirittura seconda punta con compiti più difensivi ogni qualvolta il Papu Gomez debba riposare. Nella amichevole di ieri ha giocato comunque nel centrocampo a due in coppia con Pasalic, con buonissimi risultati.
Valutazione: siamo davanti ad un giocatore che fa del dinamismo e senso del gol la propria forza, che unita alla sicurezza nei propri mezzi, può tornare veramente utile a Mister Gasperini. Ecco, l'unico problema che ci tiene lontano da proclami e consigli spassionati è proprio il "Maestro" di Bergamo, che fino all'annata precedente non ha mai adottato turnover se non costretto in mediana. Vedere Pasalic, il quale ha giocato pochissime partite da titolare, oppure vedere Emiliano Rigoni, costretto a trasferirsi a gennaio per lo scarso impiego. Vedremo meglio dal ritiro, ma già la prima amichevole è stata fantacalcisticamente interessante: un gol su rigore (è specialista in calci piazzati) e un assist, se il buongiorno si vede dal mattino, diciamo che si è presentato proprio bene, può diventare al più presto importante per l'Atalanta.
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