Chissà quanti di loro si sono imbattuti nella decisione più dura da prendere in assoluto per chi ama il fantacalcio: fare l’asta in pieno agosto oppure aspettare la fine del mercato? Premesso che ogni scelta ha un pro e un contro, e che bisogna giocare per divertimento, ma considerando che, comunque, in ballo ci sono dei soldi, fare l’asta ad agosto è stata davvero la soluzione migliore?
Sono troppi 20 giorni prima della fine del mercato?
Se una lega avesse voluto fare l’asta il 12 agosto, allora sarebbero trascorsi circa 20 giorni dalla fine del calciomercato. Chi segue il calcio da un po’ di anni sa benissimo che, spesso, alcuni trasferimenti importanti avvengono al fotofinish.
Sia in entrata che in uscita. Nel senso che possono essere ceduti giocatori importanti – come Lukaku e Cristiano Ronaldo lo scorso anno – e sia che possono arrivare dei calciatori che spostano gli equilibri. In quel caso, chi li aveva acquistati se li trova senza. Pensa, ad esempio, chi li aveva presi entrambi. Certo, magari per regolamento di qualche lega, potrebbe esserci stato il rimborso del 100%. Ma, a conti fatti, non è venuto praticamente nessuno di quel calibro. Che segna caterve di goal spostando gli equilibri.
La Juve, infatti, nella prima fase stagionale, si è affidato a Morata mentre l’Inter a Dzeko che non ha certamente fatto un campionato memorabile.
Conservarsi i crediti oppure spendere tutto?
Quando si fa l’asta 20 giorni prima della fine del calciomercato, non solo bisogna decidere quali giocatori acquistare e su quale reparto puntare, ma anche decidere se conversarsi dei soldi per un eventuale ‘botto’ di mercato che arriva il primo settembre.
Sembra una scelta non di poco conto, però se ad esempio su 500 crediti, decido di conservamene 50, parto comunque da un 10% in meno rispetto agli altri. E se per l’acquisto di big, spesso, la scelta si decide su uno o due crediti in più o in meno.
Partire l’asta con un 10% in meno rispetto agli altri può essere decisivo. Certo, se poi arriva Mbappè e si hanno più soldi, allora si è fatto bingo! Però è una scelta molto rischiosa.
Le prime giornate possono dare anche falsi indizi
Uno dei motivi per chi si decide di fare l’asta prima della prima giornata è che, comunque, possono uscire allo scoperto delle scommesse. Ma questo non sempre succede, prima di tutto. Ad esempio, nel Milan di Giampaolo, Theo Hernandez faceva la panchina a discapito di Rodriguez. Quindi, non sempre accade. Ma, poi, le prime giornate possono dare anche falsi indizi. Capitò, ad esempio, di due doppiette di Tare al Brescia nelle prime due giornate di campionato.
Il prezzo per l’albanese, inevitabilmente, salì ma nella parentesi nella squadra lombarda non è mai arrivato in doppia cifra. Attenzione ai falsi boom! Anzi, se sei un vero esperto, fiuta subito se è soltanto una questione di prime giornate oppure quella scommessa, nel corso del campionato, diventa una certezza!
COMMENTA