Si dice che in Italia ci siano 60 milioni di Mister, che dibattono animatamente snocciolando le loro personalissime ricette per rendere questa o quella squadra di calcio ancora più competitiva. Ma aldilà della nostra vocazione calcistica nazional-popolare, l'argomento del calcio è una specie di lingua comune che tutti devono perlomeno comprendere per riuscire a reggere i discorsi "leggeri" in compagnia.
Dunque, quale è la squadra più forte oggi in Italia? Vediamolo insieme.
La classifica, la grande rivelatrice
Prima di iniziare il campionato spesso abbiamo sentito roboanti previsioni da parte dei mezzibusti televisivi che proclamano le virtù di questo o quel team. E in larga parte, i nomi top di questo campionato li conoscevamo tutti più o meno.
Si tratta sempre delle solite grandi, con l'ausilio di quelle squadre che hanno ben figurato nello scorso campionato. Ma nessuno, neanche i più ottimisti, avrebbe potuto prevedere la superiorità tecnica e di amalgama messa in campo dalla formazione partenopea, che ha letteralmente deliziato i propri tifosi mostrando tecnica, classe e carattere.
Come se le tessere del mosaico-Napoli messe un po' alla rinfusa l'anno precedente avessero finalmente trovato una collocazione ottimale.
Gli effetti della cabala – il gioco d'azzardo intrecciato con il tradizionale
"Non è vero ma ci credo", diranno alcuni, ma Napoli ci ha sempre riservato sorprese, che sono ben sintetizzate nella cultura tradizionale della regione, e soprattutto, della città di Napoli.
Nella smorfia napoletana numeri, da 1 a 90 sono spesso stati giocati dopo complessi calcoli che utilizzavano i numeri di maglia dei giocatori per studiare quelli da giocare per vincere: ma questa volta, le performance della squadra partenopea sono tali che invece del Lotto sarebbe il caso di giocare al vecchio Totocalcioo, con Napoli (spesso) vincente.
Ma se c'è una cosa che abbiamo imparato, è che a Napoli piace giocare, e non solo al gioco del calcio.
Gli altri contendenti
Nonostante l'ottima partenza, che fa ben sperare i tifosi sulle falde del Vesuvio, le altre squadre di sicuro non ci stanno, e si preparano a insidiare la supremazia dimostrata in questa prima fase del campionato dalla squadra di Spalletti.
Il Milan protagonista
I Diavoli hanno iniziato il campionato meglio di tutte le altre squadre, alle spalle del fuoriclasse-Napoli, e la squadra di Pioli sta raccogliendo i frutti delle passate stagioni che hanno costruito una compagine rocciosa. I nomi chiave sono Tonali, che ha iniziato alla grande e vediamo se reggerà fino in fondo; Hernandez che domina la fascia e organizza le zampate degli attaccanti, e Ibrahimovic, che ha un peso specifico di esperienza e di presenza difficilmente ignorabile.
L'Inter che si organizza
Partita con le migliori intenzioni, l'Inter non ha ancora confermato le proprie potenzialità fino in fondo. Sembra che la macchina macini, ma che manchi ancora un po' di lubrificante negli ingranaggi offensivi e difensivi di Inzaghi. Forse si tratta di quella zampata in più che serve a centrare il bersaglio grosso, sfuggito per un soffio l'anno scorso, ma di sicuro elementi come lo strepitoso Barella e Lautaro Martinez hanno tutta l'intenzione di sfoderare gli artigli.
La Juve del vado-non-vado
La Juve di Allegri è l'eterno incomodo nella lotta per lo Scudetto. Allegri è stato dato in partenza mille volte, eppure resta lì sulla panchina con il suo sorriso sornione e un'aria da trappola inesplosa. I numeri non danno la Juve come un avversario insuperabile, eppure la Vecchia Signora ha trovato in elementi a sorpresa come Milik una stabilità che le mancava da diverso tempo, inanellando una serie di vittorie nell'ultimo periodo che hanno cambiato la faccia della squadra.
Le altre che sono tutte lì
Dobbiamo però ricordare che il gruppo delle inseguitrici è nutrito e compatto: ben sei squadre in sei punti si dividono questo spazio, e dietro alla capolista, affilano i coltelli per approfittare di tutti i passi falsi di chi sta davanti.
Insomma: se il Napoli è davanti, deve guardare spesso lo specchietto retrovisore ed evitare di fare errori, cosa che potrebbe mettere in pressione il team e sconvolgerne i delicati equilibri costruiti in campo e fuori campo da Sarri, che finora sono quelli che hanno fatto la differenza.
In sintesi
Il campionato più bello del mondo, come si diceva una volta, si sta confermando comunque interessante e ricco di colpi di scena, che hanno più del ciclismo che del calcio. L'uomo solo in fuga è il Napoli, e il gruppo lo tallona a poche lunghezze: si tratta di un gioco in cui i nervi sono importanti esattamente come le performance atletiche, se non di più.
Per quello che ci riguarda, da buoni spettatori, siamo felici che il campionato sia più interessante del previsto, e attendiamo con ansia il lunedì per discuterne con i nostri compagni di scuola e colleghi di lavoro. Intanto, mettiamo in fresco la birra e prepariamo i popcorn, che da qui al termine del campionato tutto può succedere!
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