Voti fantacalcio Serie A 36.a giornata: furbizia CR7, Berna uno ma buono, Barrow imprendibile, Ciro the KING, Veretout di ghiaccio

Nel match delle 17.15 il Bologna batte il Lecce 3-2. Partita rocambolesca che i rosoblù dominano nel primo tempo, portandosi sul 2-0  in pochi minuti (Palacio  al 2' e Soriano al 5') e sciupando diverse altre occasioni da rete. Nei minuti di recupero della prima frazione la mezza papera di Skorupski che consegna a Mancosu una palla facile facile per accorciare le distanze co un tocco di petto. Una partita che sembrava finita si riaccende improvvisamente, nel secondo tempo i pugliesi pareggiano con Falco che dalla distanza trova una conclusione sotto la traversa e sfiorano addirittura il vantaggio (salvataggio sulla linea sul tiro di uno scatenato Falco). Poi Barrow, nel recupero, chiude i conti in contropiede. Per il Lecce una sconfitta pesante che avvicina gli uomini di Liverani alla retrocessione in Serie B (salentini che restano a -4 dal Genoa a 2 turni dalla fine).

La Lazio passa al Bentegodi con una cinquina (1-5). Dopo un primo tempo equilibrato finito 1-1 (rigori di Amrabat e Immobile), la Lazio dilaga nella ripresa segnando ancora con Immobile (altre 2 reti, con un nuovo rigore), Correa e Milinkovic-Savic. Sono pesate molto le assenze in difesa con Juric costretto a mettere Veloso nella retroguardia gialloblù.

Primo tempo vivace all'Olimpico tra Roma e Fiorentina: prima Spinazzola salta secco Chiesa e mette in mezzo trovando ancora la respinta della difesa viola. Poi Kouame, che in area giallorossa riceve un tiro cross di Chiesa e calcia a botta sicura, ma il tiro è murato clamorosamente da Ghezzal che stava passando davanti a Pau Lopez. Quando il primo tempo sembra destinato a chiudersi sullo 0-0, Lirola si lascia scappare Bruno Peres e nel tentativo di recuperare, lo atterra in area provocando rigore. Dall’dischetto l’ex Veretout spiazza Terracciano e fa 1-0. Finale di tempo thrilling, con il palo di Pezzella su bel tiro al volo e con il gol annullato a Mancini per fuorigioco.

La Fiorentina sembra partire meglio nella ripresa, ma la Roma ha due occasioni per raddoppiare. Al 52’ Veretout trova Dzeko in area, fermato da Caceres prima di calciare. Un minuto dopo Mkhitaryan sfrutta il filtrante di Spinazzola, arriva davanti a Terracciano ma con lo scavetto non riesce né a inquadrare la porta, né a servire Dzeko libero in area. La Fiorentina tiene botta e riesce a pareggiare il match. A fare 1-1 è Milenkovic. Su cross da calcio d’angolo il difensore salta in mezzo a Diawara e Mancini e schiaccia di testa trovando l’angolo perfetto. Al 65’ la Roma può tornare in vantaggio con Mkhitaryan, ma il tiro dell’armeno che aveva superato Terracciano trova il palo interno ed esce dallo specchio. I padroni di casa continuano a spingere e all’87’ ha tre occasioni in un’azione per il nuovo vantaggio. Prima Kolarov colpisce un altro palo, poi Perez (subentrato a Mkhitaryan) impegna Terracciano, infine la palla arriva a Dzeko che tira e non trova la porta, ma subisce il fallo di Terracciano uscito a gamba tesa. Chiffi fischia il secondo calcio di rigore, facendo scoppiare le proteste dei viola. Dal dischetto ci va ancora Veretout, che non sbaglia e firma una doppietta che porta i suoi con un piede e mezzo nella prossima Europa League.
 

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Dopo soli 120 secondi, Udinese già in vantaggio alla Sardegna Arena con la rete di Okaka che stoppa e colpisce in girata dopo l’assist di Stryger Larsen lanciato sulla fascia da De Maio. Dopo sette minuti dall’inizio della partita, i sardi faticano ad andare oltre la linea degli ultimi 16 metri. Ci prova anche Lykogiannis, anche lui su punizione, ma non riesce a sorprendere Musso. Dieci minuti più tardi il debuttante Ladinetti serve Joao Pedro, ma il suo cross non trova in area Simeone. Al 18′ Sema crossa sul secondo palo dove trova De Paul ma sulla conclusione arriva Cragno. Vuole il gol del pareggio la squadra sarda nel secondo tepo: Faragò dentro da destra ma c’è De Maio a respingere. Al 94′ Simeone da posizione defilata trova sul primo palo Joao Pedro che anticipa Samir ma sfiora soltanto il palo alla destra di Musso. Sardi confusionari e mai pericolosi.

Il protagonista dei primi minuti Tra Spal e Toro è Zaza che si avventa su ogni pallone e si rende pericoloso. Suona la carica anche Belotti che sfiora palo e vantaggio. La Spal è poca roba, ma il primo tempo finisce in parità. La ripresa segue lo stesso canovaccio, i granata fanno la partita e Verdi colpisce il palo, poi sulla ribattuta Belotti non è preciso. Al 57' alla fine arriva l'1-0, ancora con Verdi che calcia a giro col sinistro inventando un gol bellissimo sotto l'incrocio. Ci sarebbe subito l'occasione per il raddoppio ma Zaza si fa ipnotizzare da Thiam. All'80' pareggia D'Alessandro, al suo primo gol in campionato: l'esterno ha spazio per entrare in area e scaricare il destro in diagonale che trafigge Sirigu. Granata matematicamente salvi.
 

Partita molto equilibrata allo Stadium con poche occasioni, ci prova prima la Sampdoria con Ramirez. La Juventus risponde due volte con Cristiano Ronaldo, il più pericoloso dei bianconeri. La Sampdoria, comunque è viva e con Quagliarella due volte impegna Szczesny. Juventus sfortunata fuori Danilo e dentro Bernardeschi e poi anche Dybala fuori per Higuain. Sempre Ronaldo il più vivo che ci prova da tutte le posizioni. Bella occasione per Bernardeschi che ci prova ma trova una bella risposta di Audero. Sempre Bernardeschi su punizione, palla alta.Rabiot in ottima condizione che guadagna due punizioni importanti con ammonizioni per Thorsby e Tonelli. 

Nell'utima azione dle primo tempo Juventus avanti con Cristiano Ronaldo: Pjanic disegna uno scherma perfetto per Ronaldo che batte Audero. La Juventus soffre ma passa a fine primo tempo con il suo giocatore migliore. 

Pericolosa la Juventus nella ripresa con Ronaldo e Higuain che non arrivano per un soffio su una punizione di Pjanic. La Sampdoria risponde con Lleris fuori di poco. Poco dopo Szczesny deve risponde a Ramirez e Tonelli va vicino al pareggio di testa .La Samp cresce ma è la Juventus con Ronaldo ad andare vicino al gol. 

La Juventus raddoppia, Ronaldo si libera e fa partire un bolide che Audero respinge goffamente e Bernardeschi ribadisce in gol. La difesa della Juventus si addormenta e Quagliarella costringe Szczensy al miracolo. Poco precisa la Juventus, ma ingenuo Thorsby che abbatte Pjanic e viene espulso per doppio gialo. Si fa male anche De Ligt che lascia il posto a Rugani, inserendo anche Bentancur per Pjanic. La Juventus va vicina al tris con Higuain che sbaglia su un bell’assist di Ronaldo. De Paoli stende Alex Sandro, rigore che Cristiano Ronaldo manda clamorosamente sulla traversa. La Juventus ha ancora occasioni ma non segna il terzo gol, però basta per vincere. I bianconeri vincono il nono scudetto consecutivo, il primo in carriera per Maurizio Sarri.


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