Il Napoli conquista la Coppa Italia in questa ripresa post lockdown, e lo fa meritatamente, a scapito di una Juve sì superiore, ma incapace di essere pericolosa in avanti. Probabilmente qualche suo tenore può non essere ancora nelle migliori condizioni, Dybala e Ronaldo ancora arrugginiti, D.Costa troppo egoista, e il centrocampo con troppe amnesie di gioco, ma vorremmo sottolineare anche la prestazione degli azzurri.
Simbolo assoluto di questa stagione partenopea è Nikola Maksimovic, centrale difensivo ex Torino che in tre anni di Napoli non aveva mai convinto. Ora si prende la rivincita con gli interessi. Schierato titolare in questo inverno in assenza di Koulibaly, ha convinto gli addetti ai lavori con prestazioni solide e interventi lucidi ed efficaci. L'ex top difensore Koulibaly della scorsa stagione si è impantanato nell'incerto inizio di campionato napoletano; soprattutto nel nuovo corso di Gattuso, il difensore serbo ha trovato spazio e leadership, dalla quale difficilmente verrà destituito.
Nella finale di Roma di mercoledì Maksimovic si è trovato a fare coppia proprio con l'ivoriano, causa indisponibilità del greco Manolas, e il risultato è stato superlativo, annientati i tenori juventini e prestazione coronata da uno dei rigori vincenti.
Gattuso ritrova la solidità difensiva...senza Koulibaly. Sorpasso definitivo di Maksimovic?
Altro simbolo della vittoria di Coppa Italia e della nuova stagione di Gattuso è l'italo-tedesco Diego Demme, arrivato a gennaio in sordina dal Lipsia e diventato subito perno del centrocampo partenopeo. Solidità, facilità del passaggio, grinta, corsa e anche inserimenti: il giocatore universale Demme ha rischiato anche di segnare contro Buffon nella serata del 17/06, ipnotizzato a tu per tu dopo un'incursione in area.
Demme è sin da subito diventato un punto di riferimento della mediana del Napoli: ha sempre giocato dalla ventesima alla venticinquesima realizzando un gol e raccogliendo due 7 in pagella.
Gattuso ha trovato due guerrieri, leader silenziosi, ma che stanno sfoggiando prestazioni d'oro, anche in vista della ripresa fantacalcistica.
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